Manipolazione viscerale
La manipolazione viscerale deve la sua nascita al Dr. Jean-Pierre Barral, Fisioterapista e Osteopata che, con i suoi studi tra gli anni '70 ed '80, ha messo a punto questo approccio molto interessante. Un valido contributo è da attribuire anche al Dr. G. Finet e al Dr. William, due Osteopati Belgi che attraverso l'utilizzo di RX, ecografie e risonanze hanno potuto perfezionare il lavoro svolto da Barral.
Gli organi (o visceri) possiedono principalmente 2 caratteristiche di movimento. La mobilità e la motilità. La prima rappresenta lo spostamento che i visceri compiono in risposta al movimento del diaframma. La seconda è
data dalla capacità intrinseca di movimento che ogni organo possiede.
Tutti i visceri dovrebbero funzionare bene, senza limitazioni, perché ogni limitazione, fissazione o aderenza ad un altra struttura porta inesorabilmente all'indebolimento dell'organo con la conseguente diminuzione della funzione. La modificazione del movimento che può portare una aderenza, ripetuta migliaia di volte al giorno con la respirazione, può portare a mutamenti significativi dell'organo stesso e delle strutture che lo circondano.
Attraverso la manipolazione viscerale si può lavorare affinché i visceri ritrovino quanto più possibile il movimento fisiologico e migliorino la loro funzione.